sabato 12 marzo 2011

PRAROSTINO UNA COMUNITA' RIBELLE

Era necessario un nuovo libro sulla resistenza a Prarostino? Era necessario dopo che nel 1995 e nel 2007, senza contare i numerosissimi opuscoli, due ponderosi volumi sull’argomento vennero dati alle stampe? Probabilmente sì, perché l’opera che si apre con questa pagina, in fondo si caratterizza per la sua diversità rispetto alle altre. Non stiamo certo parlando di qualità, non vogliamo, visto che ne siamo gli autori, assumerci meriti che non spetta a noi attribuirci. Stiamo dicendo che ciò che distingue questo libro dagli altri è il fatto che non si presenta come una raccolta, sebbene preziosa, di documenti e testimonianze, bensì come uno strumento che, sfruttando i medesimi, li utilizza per farne una sintesi storica. Una ricerca quindi, tesa a ricostruire i momenti più signifi cativi della vita della Comunità prarostinese, attraverso un arco di tempo che percorre un terzo di ‘900, il terzo più intenso e drammatico che il “secolo breve” abbia vissuto.
Quando si valuta una ricerca di questo genere viene spontaneo chiederci se essa aggiunge o toglie qualcosa al castello di ipotesi che fi no ad ora era stato messo in piedi riguardo il paese e la sua storia. Certamente sì, in quanto gli studi condotti fi no ad oggi sulla Comunità, non avevano permesso di stabilire che essa fosse così coesa, così visceralmente antifascista e così forte nella soff erenza. Non avevano defi nito quali fossero le formazioni partigiane che agivano nella zona e quali fossero i loro ambiti di azione e soprattutto non avevano preso in esame il periodo che va dalla liberazione alla acquisizione della nuova autonomia ed alla edifi cazione del Faro, vero monumento-simbolo di tutta la resistenza pinerolese, eretto nel luogo in cui questa resistenza era nata e si era data un’organizzazione.

Il volume in forma cartacea può essere ricniesto direttamente al Comune di Prarostino.